Cari lettori, oggi parleremo di un luogo che vi consiglio assolutamente di visitare durante il vostro viaggio a Napoli, la Galleria Borbonica, suggestivo percorso sotterraneo che si estende sotto la collina di Pizzofalcone.
Visita alla Galleria Borbonica di Napoli
La leggenda del monaciello “O munaciello”
Nei sotterranei si calavano i “pozzari” che svolgevano lavori di manutenzione della rete idrica della città di Napoli. Soltanto le persone benestanti avevano un pozzo privato in casa dal quale attingere acqua. Durante la notte, i pozzari si arrampicavano abilmente tramite dei fori e sbucavano direttamente nelle abitazioni dove trafugavano oggetti preziosi soprattutto ai committenti che non avevano pagato il lavoro.
O munaciello buono e cattivo
Nacque così la leggenda del “munaciello”. Ne avete mai sentito parlare? Il munaciello altri non era che il pozzaro che poteva essere benevolo o maligno. Quando rubava, il munaciello era cattivo, ma poteva accadere che, nella fretta di scappare, perdesse qualche oggetto dalla tasca e i padroni di casa ritrovando il “dono” ringraziavano il munaciello. Avete mai sentito dire “E’ passat o munaciell ”? Quest’espressione viene ancora usata dai napoletani!
La storia della Galleria Borbonica
Nel 1853 Ferdinando II di Borbone commissionò all’architetto Alvino la realizzazione di una galleria con l’intento di collegare la dimora reale a piazza Vittoria. La galleria prevedeva due corsie e due marciapiedi. Lo scopo era quello di offrire alla famiglia reale una comoda via di fuga in caso di rivolta e permetteva ai sodati un rapido collegamento sotterraneo dalla caserma alla Reggia di Napoli.
Al popolo, invece, per non destare sospetti, il re raccontò di voler costruire un centro commerciale ricco di negozi e boutique.
La realizzazione della Galleria Borbonica
Quando iniziarono gli scavi, però, i lavori furono interrotti più volte a causa di alcuni ostacoli; infatti, vennero trovate delle cisterne appartenenti all’ antico acquedotto. L’architetto Alvino trovò subito la soluzione a questo problema costruendo dei ponti per poter oltrepassare le cisterne.
Per diverse ragioni, la realizzazione della Galleria rimase incompiuta e i lavori non furono mai terminati, infatti, lo scavo non arrivò mai a Palazzo Reale.
Utilizzo durante la Seconda Guerra Mondiale
Il tunnel della Galleria Borbonica fu dotato di impianto elettrico e servizi igienici, nella Seconda Guerra Mondiale vi trovarono rifugio più di 5.000 napoletani, ne sono testimonianza le scritte incise nella roccia che documentano gli orari dei bombardamenti e il ritrovamento di diversi giochi e utensili.
E’ possibile ammirare durante il percorso un’esposizione di veicoli che va dal dopoguerra agli anni 70, ritrovati nelle gallerie che per un lungo periodo furono usate come deposito del Comune di Napoli.
Galleria Borbonica ingressi
Gli accessi della Galleria Borbonica sono 3:
- Vico del Grottone, 4 – Zona Piazza del Plebiscito
- Via D. Morelli, 61 – c/o Parcheggio Morelli
- Via Monte di Dio, 14 – Palazzo Serra di Cassano – Int. A14
Dove parcheggiare
- Parcheggio Morelli – Via D. Morelli n° 40
- Gran Garage Monte di Dio – V. Monte di Dio. 25
Galleria Borbonica: biglietti e percorsi
Percorso standard
Ingresso Via D. Morelli, 61 (Parcheggio Morelli)
Ingresso Vico del Grottone, 4 (a circa 100 m da Piazza Plebiscito)
- Adulti 10€
- Ridotto 5€ (11 – 13 anni)
- Gratis fino ai 10 anni
Via delle Memorie
Ingresso Via Monte di Dio n° 14 – Palazzo Serra di Cassano c/o Interno A14
- Adulti 10€
- Ridotto 5€ (11 – 13 anni)
- Gratis fino ai 10 anni
Percorso Avventura
Via Morelli, 61 (ingresso pedonale del Parcheggio Morelli)
- Adulto 15 €
- Ridotto 10€ ragazzi dai 10 ai 15 anni