Cari lettori, oggi parleremo dell’Anfiteatro Campano o Capuano vista la sua collocazione, infatti, si trova nella città di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Ne avete mai sentito parlare? Pensate, è secondo per dimensioni soltanto al Colosseo!
Mio malgrado devo ammettere che, sebbene si trovi a due passi da dove abitiamo, non avevamo mai visitato l’Anfiteatro Campano prima d’ora e vogliamo condividere con voi la nostra esperienza.
La storia e la struttura
L’ Anfiteatro campano è di epoca romana costruito tra il I e il II secolo d.C. in sostituzione di un’arena più piccola le cui dimensioni non erano sufficienti ad ospitare un pubblico così numeroso (pensate che ospitava fino a 60.000 spettatori!).
A pianta ellittica, si poteva accedere agli spalti attraverso scale interne ed esterne collegate tra loro da gallerie comunicanti; gli ingressi principali coincidevano con i quattro punti cardinali ed erano contraddistinti da enormi colonne decorate da statue di importanti divinità (alcune sono ancora visibili). L’asse maggiore era di 177 metri mentre l’asse minore di 139 metri; era suddiviso in 4 piani e si contavano all’incirca 80 arcate.
L’Anfiteatro fu parzialmente distrutto dai Vandali di Genserico e successivamente dai Saraceni nel’ 841 d.C. che, oltre all’Anfiteatro, distrussero l’intera città. Da arena per i combattimenti dei gladiatori, l’imponente Anfiteatro divenne prima una fortezza e poi luogo di estrazione dei materiali come il marmo, le pietre e il bronzo, adoperati per ricostruire la città ormai rasa al suolo.
È possibile ancora oggi ammirare alcuni edifici, come il Castello delle Pietre e il Duomo di Capua, che furono costruiti utilizzando, appunto, questi materiali.
I sotterranei
Durante la visita sarà possibile addentrarsi nei sotterranei, una serie di corridoi con un perfetto sistema di canalizzazione delle acque, a cui anticamente si accedeva tramite botole e aperture. Attualmente nei sotterranei sono ancora visibili colonne e decorazioni in marmo, conservate in buono stato.
Il Museo dei Gladiatori
In epoca romana, nelle vicinanze dell’Anfiteatro, sorgeva la prima Scuola dei Gladiatori; all’interno dell’area è presente il Museo dei Gladiatori, dove sono esposti degli elementi decorativi che ornavano l’Anfiteatro Campano, resti di materiali ceramici, balaustre e le teste di marmo di alcune divinità, come quella di Eracle, un tempo poste sulle porte d’ingresso. Nel Museo dei Gladiatori è stata realizzata una riproduzione degli spalti, dei gradini e degli ingressi nell’arena.
Dove si trova e dove parcheggiare
L’ Anfiteatro Campano si trova in Piazza I Ottobre 1860 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta e a pochi minuti di auto dall’uscita dell’autostrada (SANTA MARIA CAPUA VETERE).
Non avrete problemi di parcheggio e potrete lasciare la vostra auto lungo la strada nei pressi dell’ingresso dell’anfiteatro. Troverete sia parcheggi gratuiti, sia a pagamento, delimitati dalle strisce blu.
Biglietti e orari
L’ Anfiteatro Campano è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 9 (vi invitiamo a consultare il sito ufficiale per gli orari di chiusura che possono subire variazioni).
Il biglietto può essere acquistato in loco al costo di 2,50€; potrete inoltre acquistare l’audioguida al costo di 5€ e potrete anche scaricare l’APP a pagamento “Santa Maria l’Antica Capua”.
La nostra recensione dell’Anfiteatro Campano
Vista l’importanza storica e culturale dell’Anfiteatro Campano, siamo contenti di averlo visitato (tra l’altro ad un costo davvero irrisorio!) e consigliamo anche a voi questa esperienza. A nostro parere il sito non è ben organizzato, avendolo visitato senza guida o mappa, il tour è risultato dispersivo e confusionario in quanto non presenti sufficienti informazioni e indicazioni; tra l’altro i lavori di ristrutturazione non hanno agevolato la visita stessa (troverete diverse aree transennate e non accessibili). Mi auguro che voi siate più fortunati perché merita comunque una visita.
Speriamo che le informazioni fornite possano aiutarvi e vi consigliamo anche una visita al borgo di Caserta Vecchia, un vero gioiellino casertano.